Tecnica Chirurgica

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Si crea una sede nell’osso del paziente (in corrispondenza del nuovo dente da sostituire o da immettere ex novo), attraverso una serie di frese ossee calibrate, per inserire successivamente un impianto dentale endo-osseo. Attualmente, gli impianti più utilizzati hanno superfici trattate con varie tecnologie, per favorire il migliore controllo di tutti i parametri ed il più alto grado di predicibilità del successo implantare. In genere il carico masticatorio con protesi fissa avviene dopo otto settimane. In alcuni casi, ma non in tutti, è possibile anche un carico immediato degli impianti.  Per poter fare ciò occorre però il rispetto di alcuni fondamentali criteri:

  • la presenza di una certa quantità di osso,
  • la stabilità primaria degli impianti una volta inseriti,
  • un buon supporto parodontale (gengivale),
  • l’assenza di bruxismo (digrignamento dentale) o grave malocclusione,
  • la presenza di un buon bilanciamento occlusale (corretto piano occlusale masticatorio).

Occorre chiaramente anche una seria valutazione dello specialista, che dovrà considerare con opportuni esami e strumenti la coesistenza di tutti questi fattori; altrimenti la scelta cadrà su una tecnica “tradizionale” (di tipo “sommerso” o “non sommerso”), ovvero con impianti che necessitano di un tempo di attesa. Gli impianti hanno una vita pressoché illimitata (gli studi più lunghi hanno 25 anni), se viene effettuata una quotidiana manutenzione.